Anche i diritti umani, però, restano nodo di scontro e gli Usa – che citano espressamente Navalny – ribadiscono che “saranno sempre sul tavolo”.
Le dichiarazioni di Putin – Il tema della cybersecurity resta ancora ampiamente divisivo, e il leader russo coglie l’occasione per rimarcare che la “maggior parte” dei cyber attacchi “vengono dagli Stati Uniti“.La Casa Bianca aveva anticipato, prima del vertice di oggi, che Biden avrebbe sollevato il tema con la sua controparte russa, soprattutto dopo i recenti attacchi informatici ad aziende e infrastrutture statunitensi.
Quanto invece alle “preoccupazioni sulla militarizzazione” dell’Artico, il leader russo ha detto che sono “ingiustificate, non abbiamo fatto nulla di nuovo, abbiamo solo ripristinato strutture esistenti“, facendo riferimento alla base militare di Mosca.Le dichiarazioni di Biden – Finita la conferenza stampa di Putin, è iniziata quella di Biden.A Putin ha chiarito che “la mia agenda non è contro la Russia, è per gli americani”, aggiungendo che al leader russo ha detto che “ci sono delle regole di base che vanno rispettate”.
Biden ha insistito sulla questione dei diritti umani, che “sono parte del Dna degli Stati Uniti.
A Putin, Biden – a seguito dei cyberattacchi che si sono verificati negli Usa – ha dato “una lista di 16 infrastrutture critiche” che non devono essere colpite in nessun modo, precisando che Putin “sa che agiremo” se ci saranno cyberattacchi o interferenze sulle elezioni.
L’arrivo al vertice – All’arrivo Biden è apparso sorridente e rilassato, il leader del Cremlino più teso e austero al momento dell’arrivo.Dopo la photo opportunity, Biden e Putin – che si sono stretti la mano contravvenendo alle regole anti-Covid – hanno scambiato pochissime parole di circostanza, restando poi a lungo in silenzio.
“Sempre meglio incontrarsi faccia a faccia“, ha detto Biden a Putin, che prima dell’inizio dei negoziati ha dichiarato: “Ci sono molte questioni che si sono accumulate, spero che il nostro incontro oggi sia produttivo”.