Stati Uniti, rapire e uccidere Assange: il piano dell'Amministrazione Trump
NEW YORK - Era il 2017, Donald Trump si era insediato da pochi mesi alla Casa Bianca e Julian Assange - fondatore di WikiLeaks - da cinque anni viveva rintanato nell'ambasciata dell'Ecuador a Londra.
Fu allora che i vertici della Cia e l'amministrazione Usa presero in considerazione l'ipotesi più estrema: un piano, con diverse possibili opzioni, per rapire (e al limite anche uccidere) Assange nel caso avesse tentato di fuggire dalla sede diplomatica con destinazione la Russia di Putin.
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